Tracciare l’invecchiamento del whisky con l’RFID

Immaginate di produrre almeno 100.000 botti di bourbon ogni all’anno, e che il liquore debba invecchiare per un periodo di almeno 6 anni. In pochi anni vi ritroverete a dover monitorare, senza confondervi, più di mezzo milione di botti, appartenenti a diverse annate, e a cui bisogna applicare lavorazioni differenti.

Questo è quello che Wild Turkey, ha fatto in modo manuale per circa un secolo.

Stoccaggio e innovazione

Nel 2012, la distilleria del Kentucky ha iniziato a implementare un sistema basato sulla tecnologia RFID UHF per monitorare il processo di invecchiamento del suo bourbon in tre punti di stoccaggio. Risultato? Un sacco di tempo risparmiato e azzeramento degli errori relativi al conteggio manuale di 650.000 barili.

La distillazione di bourbon è un processo antico che non è cambiato molto nella distilleria a conduzione manuale. Da quando la società ha aperto, 101 anni fa, il bourbon viene fatto invecchiare in botti di rovere carbonizzato, che conferiscono al liquore il sapore caratteristico. Al termine dell’invecchiamento, il whisky viene distribuito nelle bottiglie che vengono poi vendute nei negozi di tutto il mondo.

L’introduzione dell’RFID

Ma la tecnologia RFID ha fornito uno strumento moderno per tracciare l’identità e lo stato di ogni barile. A partire dal 2012, la Wild Turkey ha applicato il sistema su tutte le botti nei suoi tre magazzini. Il sistema è composto da lettori palmari UHF, etichette RFID applicate sulle botti e un software per acquisire e gestire i dati relativi al momento in cui ogni botte è stata riempita.

La compagnia ha tradizionalmente utilizzato un processo manuale per tracciare ogni botte stoccata, secondo Eddie Russell, il principale distillatore di Wild Turkey. L’azienda tiene traccia di quali barili sono stati riempiti e quando, gestendo i lotti in base a tali date.

Un magazzino di botti di rovere usate per l'invecchiamento del bourbon

La visibilità dell’inventario è importante non solo per garantire la qualità e la quantità di un prodotto; è richiesto anche dal governo degli Stati Uniti. La distilleria ha bisogno di gestire i documenti per le agenzie federali e statali. L’azienda deve segnalare tutti i prodotti alcolici in loco in modo che ogni barile e gallone di prodotto possa essere tassato di conseguenza. Inoltre, la legge statunitense impone che per essere un bourbon, bisogna usare ogni volta una botte di rovere nuova, e il sistema RFID permette di controllare anche questo aspetto.

La Wild Turkey acquista una botte di rovere per ogni lotto, quindi la usa per 6-13 anni. Così, l’RFID fornisce una scia digitale di quel processo. Quando un’etichetta viene applicata, il suo ID univoco viene letto e inserito nel software interno dell’azienda, sviluppato per Wild Turkey da un integratore di sistemi di terze parti.

Il nuovo processo di logistica

Per fare il bourbon, un mosto acido viene fatto fermentare, distillato e poi versato nella botte, dove invecchierà. In quel momento, un lavoratore legge l’ID dell’etichetta tramite il suo palmare, inserendo i dati sulla partita di liquore che invecchierà in quella determinata botte. Una volta che il barile entra in un magazzino, un altro dipendente utilizza un palmare per leggere di nuovo l’ID, creando così un registro di dove e quando è stato stoccata ogni singola botte.

Da quel momento in avanti, il software sa quindi cosa si trova in ciascuno dei tre magazzini dell’azienda, incluso il tipo di Bourbon e la sua età. Se Wild Turkey avrà mai bisogno di individuare un barile specifico durante tale processo, un lavoratore può utilizzare il palmare per assicurarsi che abbia individuato il prodotto corretto. Se le agenzie richiedono la documentazione delle merci che vengono memorizzate sul posto, tali informazioni possono ora essere fornite semplicemente tramite il software.

I vantaggi del sistema RFID

Il sistema evita la necessità di contare manualmente i barili per scopi di conservazione, spiega Russell. “I costi del conteggio dei barili uno alla volta erano molto costosi e lunghi”, dice. Quando questo veniva fatto manualmente, usando carta e penna, “gli errori degli appunti scritti a mano erano costanti”. In questi giorni, la società ha una registrazione automatica di ciò che si trova in ciascun sito di archiviazione.

Il sistema RFID rappresenta un salto tecnologico incredibile per l’azienda, che era sostanzialmente ferma ai processi manuali dei suoi primi anni.

“La tecnologia in tutti i nostri sistemi è cambiata completamente negli ultimi 10 anni”, afferma Russell. “La distilleria è oggi completamente computerizzata. Qualsiasi nuova tecnologia che ci permette di risparmiare tempo e denaro sarà presa in considerazione”.

Luca Vassena

Appassionato di social media e caffè amaro. Fanatico del web e delle tecnologie RFID. Autore umilmente ambizioso.

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