CondatLink, una soluzione IoT per gestire meglio lo stock di sigillante nei cantieri

Una nuova partnership tra Condat e Sigfox

È recente la notizia riguardante la partnership stabilita tra Condat e Sigfox, la prima impegnata nell’ambito dei sigillanti industriali e la seconda legata al mondo delle soluzioni IoT. La collaborazione tra le due aziende è sfociata nel lancio di CondatLink, un servizio efficiente e innovativo e capace di sfruttare anch’esso le soluzioni IoT (Internet of Things).

Ma qual è l’utilità di CondatLink? E in che modo può aiutare nell’ambito industriale e sul piano logistico? La finalità di CondatLink è quella di migliorare in modo notevole la gestione degli inventari Condat, così da facilitare l’operatività all’interno dei cantieri dell’azienda.

L’esigenza di poter fare affidamento su una simile soluzione, essenziale per garantire la miglior gestione possibile della merce sul piano logistico, si è manifestata a fronte degli impegni industriali di Condat, che da più di 25 anni si occupa di posare cavi in gallerie scavate appositamente per committenti diversi. Per dare un’idea della portata industriale dell’azienda, basti pensare che, in oltre due decenni di attività, Condat si è occupata della posa di più di 4.500 chilometri di cavi, un fattore che, come si può intuire, le ha permesso di divenire un’azienda leader sul mercato.

L’esigenza di controllo sulla quantità di sigillante

Da sempre impegnata nella produzione dei lubrificanti industriali, utilizzati, in particolar modo, per la realizzazione di gallerie in zone ad alto tasso di umidità, Condat ha manifestato l’evidente necessità di poter tenere sempre sotto controllo il consumo di sigillante all’interno delle aree di lavoro.

Sino ad oggi, infatti, si sono riscontrate difficoltà dal punto di vista della stima delle quantità esatte di sigillante consumato. CondatLink nasce proprio per un fabbisogno ben preciso: poter controllare in modo approfondito e in tempo reale la reale l’entità dei consumi del materiale suddetto. Come spiegato dal direttore delle operazioni Condat, Guy Chemisky, i clienti dell’azienda hanno iniziato ad avere un bisogno sempre maggiore di poter tenere sotto controllo i materiali industriali adoperati, con riferimento, ovviamente, al sigillante usato nei cantieri.

Nei siti industriali, infatti, così come nei cantieri, sussistono diversi fattori che, in un modo o nell’altro, possono portare a esaurire le sostanze e i materiali utilizzati con maggiore velocità, a seconda delle caratteristiche morfologiche (e non solo) delle aree di lavoro.

La nascita della collaborazione tra le aziende

Sin dal primo momento, ha spiegato Chemisky, Condat ha preferito ricercare soluzioni adatte nell’ambito dell’Internet of Things, consci degli enormi vantaggi garantiti da simili soluzioni tecnologiche. A partire da novembre 2019, dunque, si sono tenute le prime riunioni per sondare idee e progetti, per poi partire a tutti gli effetti con il lancio della collaborazione (da gennaio 2020) tra la stessa Condat e Sigfox.

La scelta di Sigfox non è stata casuale. L’azienda è nota per aver lanciato la rete 0G, adoperata in più di 70 Paesi e regioni, risultando particolarmente in vista nell’ambito delle soluzioni tecnologiche legate al mondo IoT.

Nello specifico, Sigfox si è occupata di progettare e costruire tutte le apparecchiature di monitoraggio che, in prospettiva, verranno sfruttate all’interno delle aree di lavoro Condat, facilitando enormemente il controllo dei cantieri grazie all’uso di dispositivi ospitanti le tecnologie Sigfox Monarch e Atlas (essenziali per la gestione delle frequenze e per la geolocalizzazione). Il dispositivo emetterà segnalazioni acustiche e messaggi testuali ogni qual volta le risorse di cantiere subiranno variazioni sul piano quantitativo.

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