Automazione e IoT per un’agricoltura sempre più efficiente

Quando si sente parlare di IoT si pensa immediatamente a qualcosa di inerente al campo delll’informatica. In effetti, questo è indubitabile. Ma spesso, il campo di applicazione è tra quelli più insospettabili, come ad esempio quello dell’agricoltura.

L’automazione nell’agricoltura è un tipico esempio nel quale è possibile implementare dispositivi smart e sempre connessi, traendone benefici in materia di risparmio di tempo, soldi e (nel caso del lavoro nei campi è proprio il caso di dirlo) fatica.

Si tratta di aumentare l’efficienza in tutte quelle operazioni che richiedono la presenza e l’intervento dell’uomo, aumentando quindi la produttività dell’azienda.

Il potere delle informazioni

Non porre mai dei limiti agli investimenti ragionati, insieme alla raccolta delle informazioni, dovrebbe essere una prerogativa di ogni azienda che voglia essere competitiva nel mercato. Se lo scopo è quello di crescita ed espansione, è necessario esaminare con oggettività i risultati del proprio lavoro, attraverso la raccolta in tempo reale dei dati, che possono provenire da qualsiasi tipo di apparecchiatura, non è importante quale sia il produttore o il modello.

Il concetto si basa sull’uso di sensoristica avanzata ma al tempo stesso adeguata, atta all’identificazione degli attrezzi utili su campo mediante lo scambio di informazioni wireless, a breve distanza, con tecnologia Near Field Communication (NFC), oppure a distanze più elevata utilizzando la Ultra High Frequency (UHF).

Un case history eccellente nel campo dell’Agricoltura 4.0 è quello nato dalla collaborazione tra Trimble, Ag Technologies e Confidex. I sensori utilizzati sono i Viking Tough, i Beacon Bluetooth di Confidex nella versione rinforzata, in modo da non subire danni anche in seguito a cadute o a colpi. Grazie ai Beacon, gli attrezzi e il personale possono essere monitorato mediante la piattaforma software di Ag Technologies e i palmari forniti da Trimble.

Obiettivo automazione

Per gli operatori, questa connettività wireless consente la selezione automatica degli attrezzi delle attrezzature agricole, con i dati rilevanti visualizzati su dispositivi touch. Quando gli operatori collegano un attrezzo agricolo al proprio veicolo, il sistema identifica l’attrezzo, oltre alla sua cronologia, e invia tali informazioni alla piattaforma software IoT di Trimble.

Il sistema quindi identifica automaticamente dove si trova l’attrezzo, chi lo sta utilizzando e per quale compito. Il software automatizzato del veicolo viene quindi configurato per tale strumento. Questa funzione elimina la necessità per gli operatori di accedere a un display o selezionare un attrezzo, riducendo il rischio di errori. L’automazione dei dati comporta la riduzione di compiti che l’operatore deve svolgere e una conseguente diminuzione degli errori.

Con una simile piattaforma, è possibile raggiungere un elevato livello di automazione in un ambiente spesso obsoleto sotto questo punto di vista, consentendo di rilevare i veicoli, le loro apparecchiature e le relative posizioni, nonché aggiornare le configurazioni dei mezzi a distanza, processo che altrimenti dovrebbe essere svolto manualmente. Ne giova inevitabilmente il rendimento, grazie alla netta riduzione dei tempi di inattività, per non parlare dei costi di manutenzione o di sostituzione regolare di sensoristica basata su comunicazione cablata.

Ottimizzazione dei processi

“Il settore agricolo è cambiato”, afferma Brian Kelley, presidente di Ag Technologies. Fino a poco tempo fa, “gli agricoltori non avevano accesso a strumenti e tecnologia del livello di grandi aziende, mentre ora ce l’hanno”.

Le aziende che hanno cominciato a implementare questo tipo di sensori e tecnologia hanno già potuto constatare l’aumento della produttività insieme alla riduzione dei costi. La massimizzazione dei profitti in un mondo estremamente competitivo è essenziale per un approvvigionamento costante e redditizio, traendo giovamento da tecnologie wireless e dispositivi in grado di incrementare l’intelligenza di un sistema complesso.

Gabriele Barbesta

Da anni si occupa di tecnologie RFID, con particolare interesse per l'NFC e le sue applicazioni nel mondo sia business che consumer.

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